Chieri, muore dopo 4 mesi di coma in seguito a un errore chirurgico

Intervento chirurgico errato e la paziente muore.

Era stata operata il 1° aprile di un fibroma all’utero, ma le era stato perforato l’intestino.

La procura sequestra le cartelle cliniche dopo l’esposto del marito.

Agnese Facchin era in coma da quattro mesi, in stato vegetativo dopo essere stata sottoposta ad un intervento chirurgico all’ospedale Maggiore di Chieri. E’ morta questa mattina.

Su quello che è accaduto in ospedale, dopo il suo ricovero, la procura di Torino aveva già aperto un’inchiesta per lesioni colpose; ora il pm potrebbe aver già cambiato il capo di imputazione in omicidio colposo dopo il tragico epilogo della vicenda.

La donna, 50 anni, di Trofarello, un marito e due figli, era entrata in ospedale il 1° aprile. Doveva essere sottoposta ad un’operazione in laparoscopia per eliminare un fibroma all’utero. Durante l’intervento però le è stato perforato l’intestino. Di fronte ai dolori lancinanti della donna, i medici sono tornati a controllare e hanno scoperto l’errore quando però la situazione era già gravissima. I referti parlavano di “gravi danni alla corteccia cerebrale”.

Il marito Francesco Vaudano ha presentato un esposto in procura da cui è partita l’indagine. “Io credo siano stati fatti troppi errori ma sarà la magistratura a stabilirlo”, spiega ora Vaudano. “Noi stiamo cercando la verità e vogliamo che su questa vicenda si vada a fondo per noi ma anche per i pazienti futuri dell’ospedale. Perché, se succedono cose simili, c’è qualcosa che non funziona”.

R.it Torino | 28 luglio 2016

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